La scorsa settimana, per conto di Formaper, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, abbiamo concluso un intervento di formazione formatori per l’apertura di incubatori d’impresa femminile in Turchia. E’ un intervento all’interno del progetto EuropeAid/124088/D/SV/TR/3 “Technical Assistance for Development of Incubation Centres for Supporting Women Entrepreneurship”.

Dopo una prima trasferta, citata qui, nei giorni scorsi nell’incubatore di Corum  (a Nord Est di Ankara) si è svolto un corso pilota di creazione d’impresa al femminile. Io ho svolto personalmente solo un intervento finale sull’utilizzo del web nel marketing delle microimprese, ma nei primi tre giorni ho svolto la funzione di supervisore, quindi ho osservato come era stato sviluppato il modello di corso proposto da Formaper.
Al di là della fatica di seguire attraverso la traduzione dal turco, sono stata continuamente combattuta da due sentimenti. Il primo era l’orgoglio nel vedere i propri schemi e la propria progettazione funzionare anche in un contesto diverso, completato dal divertimento del vedere i propri materiali didattici tradotti (e adattati) in turco. Il secondo sentimento, per fortuna meno frequente, era invece quello della  necessità di specificare, intervenire, completare concetti che a volte mi sembravano un po’ banalizzati o travisati.
Un dato di fatto: le obiezioni delle donne aspiranti imprenditrici, le loro domande e i loro commenti sono molto simili a quelli che sento nelle aule italiane.