To blog or not to blog. Seconda puntata

Avviso ai mantovani… e non solo
Marzo 16, 2009
Il 20/03/09 Aem al lavoro da noi
Marzo 19, 2009
Show all

To blog or not to blog. Seconda puntata

Continuo a interrogarmi sul tema “il blog è morto, oppure no?” corredato anche da “quali possono essere gli usi del social networking e del microblogging in azienda?”. Per il secondo l’impulso, più che dalle esigenze di Bonucchi e associati, viene dai clienti, che stranamente sono molto sensibili agli strilli di attualità su Facebook e Twitter (e quindi rischiano di non adottare mai strumenti perchè intravvedono già il loro declino subitaneo). La  trasferta in Kazakistan mi ha regalato alcune ore di lettura in aereo (ancora niente connessione sui voli di Turkish Airline) e un po’ di riflessione, avevo messo giù un po’ di appunti e riferimenti. In particolare mi ritrovo nelle parole di Luisa Carrada, ma quando stamattina mi sono concessa un po’ di aggregatore (che sono costretta a centellinare, subissata delle attività in ufficio) ho visto un post di Andrea Beggi tutto da leggere. Veramente non volevo nemmeno guardare l’anteprima, dato che solitamente scrive di cose molto tecniche e non prioritarie per i miei interessi… ma la curiosità ha vinto: la sua analisi è meglio dei miei appunti, non perdetevela.

soldatirev1

In particolare:

Dato che la quantità di tempo e di attenzione che abbiamo a disposizione sono sempre le stesse, è normale che vengano impiegate verso ambienti che “rendono” di più; FriendFeed è uno strumento che consente di essere personalizzato secondo le proprie esigenze e si presta a diverse letture seguendo l’umore del momento: si può passare dal cazzeggio sfrenato alla discussione sui massimi sistemi. (…)

(……) ambienti come Tumblr, Twitter e FriendFeed permettono di “sfogare” le proprie necessità di comunicazione veloce, togliendo materiale al blog, che rimane a disposizione per contenuti e riflessioni più articolate o personali, che per argomento, lunghezza, valore attribuito o necessità di archiviazione non vogliamo/possiamo disperdere nel mare dei social network.