Ricerca “do-it-yourself”: difficile spiegarlo ai giornalisti

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Ricerca “do-it-yourself”: difficile spiegarlo ai giornalisti

 

Questa pagina di Italia Oggi, ispirata dalla docenza del nostro collega Silvio Albini a Pavia sulle ricerche di mercato per l’estero, è un bell’esempio di dialogo tra sordi. Il resoconto dell’intervento di Silvio parla di ricerca “do-it-yourself”, notoriamente utilissima anche se non ha valenza statistica e comunque consigliabile e fattibile soprattutto in contesti di b2b. Il box a fianco parla praticamente solo di campioni significativi e ha in mente il mondo del largo consumo. Boccia i questionari on line perchè “uno su cento risponde”: se è in target non mi dispiace uno su cento, sono i costi delle società di ricerca che mi preoccupano quando lavoro con una microimpresa. Uno su cento è anche la percentuale di molti dei questionari tradizionali inviati per posta, preferisco quello on line che mi fa risparmiare carta, stampa e postalizzazione, oltre ad essere più ecosostenibile. 

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Insomma, la voce delle società di ricerche ci è sembrata un po’ arroccata sulla difensiva.